Nella città olandese ha sede il Rembrandt House Museum, che un tempo era il luogo in cui l’artista viveva e operava, in un arco di tempo che va tra il 1639 e il 1658. E propri questo spazio culturale ha deciso di lanciare un’iniziativa insolita. Si chiama The Poor Man’s Rembrandt Project e unisce Rembrandt e i tattoo.
Per una settimana, dal 19 al 25 giugno, la casa-museo dell’artista ospiterà quattro tatuatori, pronti ad accontentare i visitatori che vorranno portarsi a casa un souvenir alquanto originale. Non una scontata cartolina o un altrettanto gettonato magnete da attaccare magari sul frigo, bensì un ricordo – indelebile o quasi – sul proprio corpo, un tatuaggio. I soggetti dei tattoo tra cui si potrà scegliere saranno infatti disegni di Rembrandt o effigi come il suo monogramma o la firma dell’artista.
A realizzare i tatuaggi d’artista sarà, insieme al suo team, un tatuatore d’eccezione, molto conosciuto sulla scena olandese, Henk Schiffmacher, definito dal museo il re dei tatuaggi di Amsterdam, con una carriera di 45 anni alle spalle. E che afferma: «Nel mondo si vendono più tatuaggi che opere d’arte da appendere alla parete. Una volta un vecchio tatuatore definì i tatuaggi come ‘i Rembrandt dei poveri’ (da qui il nome dell’iniziativa, The Poor Man’s Rembrandt), ovvero un’opera d’arte che è certo più economica del capolavoro di un maestro, ma non meno accuratamente eseguita».
Sulla pagina dedicata del Rembrandt House Museum ci si può prenotare – gli slot sono limitati – e si possono visionare i disegni disponibili. Il costo per tatuarsi Rembrandt sul corpo spaziano da 100 a 250 euro.
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