Tutto nasce da una doppia esigenza: far accedere barche di piccole o medie dimensioni nel bacino dell’acquedotto cittadino, uno dei più piccoli al mondo, e collegare la terraferma all’isola artificiale più grande del pianeta, Flevoland, dove si trova l’impianto. Un doppio record per un ponte unico nel suo genere, che può essere ammirato dall’alto grazie a dei sentieri che sono stati costruiti su entrambe le sponde dell’acquedotto.
Un vero e proprio sottopassaggio per veicoli, costruito secondo una particolare concezione dove l’acqua passa all’interno di un canale che è stato costruito al di sopra della statale N302, che ricorda le distorsioni geometriche dagli effetti paradossali di Escher. Una volta definito il progetto, la costruzione del ponte è avvenuta a tempo di record e nel 2002 c’è stata l’apertura al traffico veicolare e di imbarcazioni. Nel corso degli anni è diventata una vera e propria attrazione turistica, al punto che quotidianamente molti veicoli si affiancano a quelli che invece lo attraversano semplicemente per lavoro o per raggiungere l’isola artificiale.
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