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Il curioso caso overtourism delle neozelandesi Isole Chatham

La pandemia di coronavirus ha messo a dura prova il settore dei viaggi, costringendo, in alcuni casi, hotel, ristoranti e compagnie aeree a dichiarare bancarotta o ridurre drasticamente i costi cercando di sopravvivere. Ma, c’è un posto sul pianeta dove, in controtendenza, si sta sviluppando il fenomeno dell’overtourism: le isole Chatham, in Nuova Zelanda.

Il remoto arcipelago dell’Oceano Pacifico, composto da due isole principali, è culturalmente appartenente alla Polinesia, mentre politicamente fa parte della Nuova Zelanda. Poiché i confini della Nuova Zelanda, territorio dichiarato Covid free, rimangono per lo più chiusi e si consiglia alla gente del posto di non viaggiare all’estero in questo momento, le Isole Chatham sono diventate la meta più ambita del 2020 per i “kiwi”.

In un anno strano per il turismo, le isole Chatham e Pitt hanno registrato un pienone di oltre 2mila turisti. Confrontati con i circa 700 residenti, la maggior parte dei quali vive sull’isola di Chatham, la più grande dell’arcipelago, è un risultato straordinario.

La lontananza delle Chatham, che di solito le rende una parte del Paese che i neozelandesi non visitano mai, ora si è rivelata un vantaggio per un popolo affamato di viaggi che si rivolgono alle isole per sentirsi come se fossero in una vacanza lontana senza doversi mettere in quarantena o fare un test Covid.

«È successo abbastanza rapidamente – spiega Jackie Gurden, responsabile del turismo delle isole, riguardo al picco del turismo nelle Chatham – È un posto per turisti altospendenti, infatti non ci sono giovani che cercano una vacanza economica e non ci sono resort sulla spiaggia o altro».

Ma una volta che la pandemia ha tenuto chiusi i confini internazionali, Tourism New Zealand – l’ente nazionale ufficiale del turismo del paese – ha dovuto concentrasi sul marketing del proprio paese, incoraggiando i viaggi nazionali. Ciò ha reso improvvisamente le Chatham, solitamente ignorate, una meta calda. La domanda ha superato di gran lunga l’offerta.

L’unica compagnia aerea che serve l’arcipelago è Air Chathams, che opera solo una manciata di voli a settimana tra l’isola di Chatham e quella che i locali chiamano “la terraferma”.

Normalmente, la stagione turistica dura da novembre a marzo, che è l’estate nell’emisfero meridionale. Ma ora, tutti gli alloggi sull’isola sono prenotati fino a giugno 2021.

Le isole ospitano alcuni degli uccelli più rari al mondo, inoltre c’è una grande e adorabile colonia di foche.

Antonella Caporaso

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