I 62 km di portici che si snodano lungo tutta la città vengono quindi riconosciuti come “un elemento identificativo della città di Bologna, sia dalla comunità che dai visitatori, e sono un punto di riferimento per uno stile di vita urbano sostenibile, in cui gli spazi religiosi e civili e le abitazioni di tutte le classi sociali sono perfettamente integrate”.
Bologna, ancora una volta, ha saputo esprimere il suo carattere più profondo: la capacità di collaborare assieme e uniti per la nostra città
il sindaco Virginio Merola
Quella di Bologna è la più estesa rete di portici al mondo, di cui 42 km si trovano nel centro storico e gli altri 20 si snodano in quartieri fuori dai viali della circonvallazione, testimoniando le evoluzioni e trasformazioni di questa tipologia architettonica. Dei portici periferici, però, sono stati considerati soltanto quelli che hanno una valenza di uso pubblico, con presenza di esercizi commerciali, e non per esempio tutte le porzioni che hanno come unica funzione l’accesso agli edifici.
Frutto di un lavoro corale tra società civile e amministratori locali, la candidatura mette in evidenza l’eccezionale valore universale del portico come elemento architettonico, culturale e identitario. Dal Medioevo a oggi i portici hanno costituito il luogo del riparo e del decoro per eccellenza, reso disponibile per tutta la comunità e infine l’aspetto sociale come luogo dell’integrazione per eccellenza.
Per queste caratteristiche, il Comune di Bologna si è concentrato in particolare su due criteri, tra quelli contemplati per l’inclusione nel Patrimonio dell’Umanità Unesco: mostrare un importante interscambio di valori umani, in un lungo arco temporale o all’interno di un’area culturale del mondo, sugli sviluppi nell’architettura, nella tecnologia, nelle arti monumentali, nella pianificazione urbana e nel disegno del paesaggio; costituire un esempio straordinario di una tipologia edilizia, di un insieme architettonico o tecnologico, o di un paesaggio, che illustri uno o più importanti fasi nella storia umana.
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