ART&CULTURE

I castelli di Bruges, viaggio indietro nel tempo

Passeggiare per Bruges, tra le più celebri località del Belgio, con il suo centro storico patrimonio dell’Unesco, è un’esperienza che porta il viaggiatore indietro nel tempo, tra le strade medievali, i canali pittoreschi e l’architettura storica.

Le famiglie più illustri della città hanno lasciato infatti un’eredità tangibile non solo nell’arte e nelle collezioni che si ammirano in chiese e musei, ma anche nelle loro residenze.

Queste non si trovano solo in centro a Bruges, ma costellano i dintorni verdi della città chiamati “Ommeland”, buon retiro dei nobili durante l’estate, rappresentando un vasto patrimonio culturale ancora poco conosciuto. Questi castelli sono raggiungibili coi mezzi pubblici da Bruges oppure in bicicletta, grazie ai percorsi ciclabili Flanders’ Finest.

Ecco l’Ommeland (dintorni) di Bruges costellato di castelli.

Il Castello di Loppem è forse il più imponente esempio di architettura neogotica nelle Fiandre, creato da Charles van Caloen e dalla contessa Savina de Gourcy Serainchamps. La costruzione e la decorazione di questa residenza, risalente al XIX secolo, evidenziano l’armonia tra struttura e interni. Oggi si può visitare sia l’interno del castello sia il suo vasto parco, che include un labirinto realizzato nel 1873.

Il Castello di Oostkerke risale al XIV secolo ed è rinomato per il suo roseto e il giardino interno, che si fondono con i prati dei polder circostanti.

Il Castello Tudor, invece, ispirato al gotico inglese del periodo Tudor, offre un ulteriore esempio di architettura storica, con il suo parco ornamentale, il giardino delle erbe e la foresta circostante.

Il Castello Lakenbossen, noto come il “castello rosso”, è avvolto da storie e leggende misteriose ed offre esperienze originali di pernottamento, con alloggi in case sull’albero e soluzioni in glamping.

L’Ommeland di Bruges offre altre opportunità di pernottare in castelli, trasformando il soggiorno in un vero viaggio nel tempo: Kasteel ten Berghe, Kasteelhoeve de Spijker, Hotel Lodewijk Van Male, Ten Torre sono tutte strutture storiche che offrono comfort moderni in un’atmosfera di epoche passate.

Dagli spazi verdi al cuore del commercio: le residenze del centro di Bruges

La famiglia Gruuthuse, che ha avuto un ruolo molto importante nella storia feudale e nel commercio della birra durante il periodo dei Duchi di Borgogna, è uno degli esempi di come le famiglie nobili di Bruges combinassero la vita in città con residenze estive di campagna appena fuori.

Il Castello Gruuthuse ad Oostkamp ospitò persino re Edoardo IV d’Inghilterra. Offre una panoramica sulla vita aristocratica delle Fiandre ed è un esempio di stile rinascimentale neo-fiammingo, con i vasti giardini in cui perdersi ancora oggi. Nel centro di Bruges, invece, il palazzo di famiglia è oggi il Museo Gruuthuse e racconta 500 anni di storia attraverso una collezione di oggetti storici, arazzi e sculture in legno. La cappella di preghiera, costruita nel 1470 e collegata direttamente alla Chiesa di Nostra Signora, è uno dei punti di maggiore interesse del museo.

Nel cuore di Bruges, un’altra famiglia di commercianti ha lasciato tracce importanti, ovvero gli Adorno, genovesi stabilitisi a Bruges e divenuti a tutti gli effetti fiamminghi. La Cappella di Gerusalemme, parte della tenuta-museo Adorno è un gioiello architettonico ispirato alla chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Costruita nel XV secolo, riflette la devozione della famiglia Adorno e conserva reliquie preziose, come la reliquia della Santa Croce. Il museo della tenuta Adorno offre oggi un’esplorazione della storia di questa influente famiglia.

Infine, da segnalare che molti palazzi nobiliari della città sono stati trasformati in hotel di lusso. Alloggiando all’Hotel de Tuilerieën, al Dukes’ Palace Residence, all’Hotel Navarra o al Grand Hotel Casselbergh i visitatori possono vivere la grandeur della Bruges storica, seguendo le orme di illustri visitatori come il re Carlo II e i duchi di Borgogna.

La foto pubblicata è stata inviata dall’ufficio stampa.
Redazione

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