Giro del mondo Unesco: i Paesi con più siti Patrimonio dell’Umanità

foto da Adobe
I siti patrimonio dell’Unesco crescono di anno in anno nel mondo e diventano sempre più protagonisti di esperienze di viaggio all’insegna della cultura e non solo, ottimi biglietti da visita per Paesi e destinazioni, senza dimenticare naturalmente che giocano un ruolo fondamentale nel preservare e promuovere la cultura di un luogo.

Questi siti rappresentano le radici storiche, artistiche e naturali di una nazione, custodendo le tradizioni e le storie che hanno plasmato le comunità nel corso dei secoli.

E non è un mistero che sia proprio l’Italia il Paese con più siti Unesco al mondo, anche se in un costante testa a testa con un gigante, la Cina. Ma quali sono gli altri Paesi sul podio e come è composta la lista?

Una recente ricerca di Preply ha stilato una classifica, su scala mondiale e nazionale, evidenziando i Paesi e le regioni italiane con il maggior numero di siti Unesco.

Cina unica nazione extraeuropea tra le prime 5

L’Italia, con il suo vasto patrimonio, si conferma come dicevamo al primo posto per numero di siti Unesco, totalizzando ben 59 riconoscimenti. Il nostro Paese detiene ben due primati: è sia la nazione con il maggior numero di siti Unesco in assoluto sia quella con il maggior numero di patrimoni culturali.

È interessante notare che nonostante la Cina sia solo di due siti dietro l’Italia, a quota 57, la sua estensione territoriale è oltre trenta volte più grande. Questo contrasto sottolinea in modo ancora più netto l’incredibile ricchezza e diversità del patrimonio italiano.

E al terzo posto spicca la Germania, che con 53 siti supera, anche se di poco, con monumenti come la maestosa Cattedrale di Colonia e altri luoghi di interesse, Francia e Spagna, appena fuori dal podio rispettivamente con 52 e 50 siti.

In quinta posizione troviamo un altro grande Paese extra-europeo e ancora una volta a Oriente, l’India, a quota 42, seguita da Messico, 35, Regno Unito, 33, Russia, 31, Iran, 27, Giappone e Stati Uniti 25, Brasile 23, Canada 22, Turchia 21, Australia 20, Grecia 19 e a chiudere la top20 ci sono a parimerito Repubblica Ceca, Polonia e Portogallo, con 17 siti Unesco ciascuno.

Le regioni italiane

E a livello regionale? La Lombardia, con 10 patrimoni Unesco, dei quali 6 condivisi con altre regioni e Stati, si colloca al primo posto nella classifica delle regioni con più siti Unesco. Proprio questa regione annovera il primo sito italiano ad aver ottenuto tale riconoscimento nel 1979: le Incisioni Rupestri della Val Camonica, con oltre 140.000 segni preistorici conosciuti come “pitoti”, tra i quali la celebre Rosa Camuna, simbolo della regione inciso su centinaia di rocce.

Al secondo posto a quota 9 un’altra regione del nord Italia, il Veneto, che cattura l’immaginazione con le sue città  Venezia e Verona, ma anche con paesaggi maestosi come le Dolomiti, condivise con Trentino e Friuli, che offrono scenari naturali di grande bellezza, arricchendo il patrimonio della regione.

La Toscana segue subito dopo nella classifica con 8 siti Unesco e la sua fusione di cultura e paesaggio, con città come Firenze, Siena, Pisa, insieme alla suggestiva Val d’Orcia, riconosciuta per la sua bellezza naturale e il suo influsso sulla cultura agricola e vitivinicola.

Al quarto posto si colloca la Sicilia, con 7 riconoscimenti e al quinto, a pari merito, si collocano la Campania e l’Emilia Romagna, entrambe con 6 siti. Seguono Piemonte, Friuli Venezia Giulia e Lazio con 5, e la Puglia con 4. Liguria, Trentino Alto Adige, Umbria e Basilicata ne hanno 2 ciascuna, mentre solo uno in Abruzzo, Marche, Calabria e Sardegna.

Al di fuori della classifica rimangono la Valle d’Aosta e il Molise, che non hanno ricevuto ancora alcun riconoscimento Unesco.

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