Anche in viaggio sono tante le opportunità per festeggiare le api, scoprire la loro utilità e anche i loro pregi per la salute.
Sul Renon in Alto Adige e nel Kufsteinerland, per esempio, si può trascorrere qualche giorno tra api-wellness e percorsi didattici. Apipura Hotel Rinner ci porta sull’altipiano “del sole” raggiungibile in meno di 12 minuti di funivia da Bolzano, per provare l’esperienza dell’apiterapia, un metodo naturale che sfrutta le proprietà terapeutiche delle api per prevenire, curare e, nei casi più importanti, alleviare numerose patologie. Qui Paul Rinner, proprietario e apicoltore di terza generazione, pratica l’apicoltura sostenibile e offre ai visitatori un’experience esclusiva: l’api-wellness, l’inalazione dell’aria dell’alveare ricca di oli eterici, flavonoidi e aromi e dal delicato profumo di cera d’api, un toccasana per chi ha problemi di respirazione, soprattutto per i soggetti allergici. Inoltre, l’esperienza all’Hotel Rinner si estende alla scoperta dei segreti dell’apiario, alla degustazione del miele (non solo a colazione, ma anche una volta a settimana nel menù serale a tema “oro giallo”), fino alla passeggiata sul sentiero delle api per apprendere da vicino le curiosità più interessanti sull’Apis mellifera, l’ape da miele.
Il Maso Plattner, il Museo dell’apicoltura ospitato all’interno di un maso storico che espone nel sotterraneo, cioè nell’antica stalla del maso, offre una collezione storica di attrezzi per l’apicoltura, dalle arnie di paglia a quelle di legno, dalle presse per la cera agli smielatori, gli affumicatori, le spazzole, i coltelli e le forchette per disopercolare i favi, il cui uso viene spiegato durante la visita guidata. L’esperienza si chiude con la visita al punto vendita dove è possibile acquistare miele biologico, marmellata, sapone alla cera d’api e altro.
Anche in Austria, nella regione del Kufsteinerland, esattamente alla Tiroler Bienenenalm la terapia per alleviare molti sintomi di malattie respiratorie e nervose è affidata alle api. Varcando la soglia della malga si sente la fragranza del miele prodotto dalle api di Sandra Christen e suo marito Dieter che realizzano polline, propoli, veleno d’api, pappa reale e il raro profumo d’ape.
Qui si sperimenta all’aria aperta l’azione benefica delle api: ci si sdraia in mezzo al giardino, nei pressi di uno dei numerosi alveari e, attraverso un tubicino che permette all’aria dell’alveare di giungere all’inalatore si inspira letteralmente quello che respirano le api, ovvero i vapori aromatici dell’alveare dagli effetti lenitivi per diversi problemi di salute. Per immergersi poi nella vita delle api ci si può incamminare lungo un sentiero immerso nella natura della valle del lago di Thiersee, un percorso didattico adatto anche alle famiglie. Il percorso può essere esplorato da soli o in compagnia di un apicoltore.
Dall’Austria puntiamo ora al sud, per raggiungere il Salento, dove il Vivosa Apulia Resort propone ogni settimana un incontro tematico sulle api: un apicoltore salentino, precisamente di Ugento, spiega ai piccoli ospiti la magia delle api svelando un mondo che ne illustra tutti i segreti: dal corpo dell’ape ai suoi comportamenti, dalle interazioni con l’ambiente e con gli altri esseri viventi a come si produce il miele. Si osserva direttamente la teca di vetro che mostra le api al lavoro: in totale sicurezza (la teca rimane sigillata per un paio d’ore) si assiste a come gli insetti impollinatori si muovono nella loro casa. Durante questo laboratorio didattico si studiano i diversi comportamenti delle api in cerca di polline, i favi colmi di miele, le api nutrici alle prese con la cura della covata. Il laboratorio è all’aperto, in pineta, un luogo che permette anche di costruire “bees hotel” con cortecce, legni, semi, pigne.
E per celebrare la Giornata Mondiale delle Api nel borgo di Grottole, in Basilicata, è stato inaugurato l’Air ‘Bee&Bee’: un apiario prenotabile su Airbnb in cui gli ospiti possono convivere (in sicurezza) con oltre un milione di api e sostenere progetti per la loro conservazione. Questa mini-casa in legno, posizionata all’interno di un uliveto, è stata realizzata grazie alla collaborazione degli abitanti del borgo e finanziato grazie ad un crowdfunding. La micro architettura è circondata da 9 arnie, ognuna abitata da una famiglia di api, collegate alla stanza tramite delle piccole grate che consentiranno agli ospiti di ascoltarne i suoni e apprezzare l’aroma prodotto dal miele e dalla resina.
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