Il progetto trasformerà i 760 metri dello storico percorso sospeso che collega Palazzo Vecchio con Palazzo Pitti, passando per gli Uffizi, in un corridoio accessibile a tutti. Sarà percorribile soltanto in una direzione, dagli Uffizi, fino a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli passando sopra Ponte Vecchio e, per permettere ai turisti di godere appieno del panorama, è prevista la riapertura di tutte le 73 finestre del corridoio.
L’operazione comporterà lo spostamento della collezione di oltre 300 dipinti collocati lungo il percorso, ma permetterà l’inserimento di 30 sculture antiche e di una raccolta di iscrizioni greche e romane.
Il Corridoio Vasariano è stato realizzato dal Vasari nel 1565 su richiesta di Cosimo I de’ Medici, in occasione del matrimonio del figlio Francesco I con Giovanna d’ Austria. Il passaggio, iniziato nel Marzo del 1565 è stato terminato in soli 5 mesi, in tempo per le nozze che furono celebrate il 16 dicembre dello stesso anno. Grazie a questo percorso sopraelevato i Medici hanno garantito la possibilità di spostarsi liberamente e in tutta sicurezza tra la loro residenza in Palazzo Pitti e la sede del Governo in Palazzo Vecchio.
Già nel progetto originale del Vasari erano previste piccole finestre e affacci sulle strade sottostanti. Ciò ha implicato lo spostamento dal Ponte Vecchio delle botteghe dei macellai, che non avrebbero offerto uno spettacolo piacevole per i Granduchi e i loro ospiti. Al loro posto sono state collocate le botteghe degli orafi, che ancora oggi caratterizzano il ponte più famoso di Firenze.
Per realizzare il Corridoio, sono state letteralmente attraversate alcune delle case torri che si trovavano lungo il percorso. Tutti i proprietari degli edifici hanno dato il consenso all’attraversamento delle loro case, eccetto la famiglia Mannelli, che si è opposta fermamente. Il Vasari ha dovuto quindi aggirare l’ostacolo deviando il percorso del Corridoio, che passa infatti attorno alla Torre.
Per i primi 200 anni il Corridoio Vasariano è stato utilizzato esclusivamente come passaggio tra le residenze. Con l’ arrivo dei Lorena e il testamento dell’Elettrice Palatina Anna Maria Luisa de’ Medici gli Uffizi sono diventati un luogo pubblico e anche il Corridoio ha perso la sua funzione di passaggio privato.
Nel corso dei secoli purtroppo sono andati perduti alcuni ambienti. In particolare, durante la Seconda Guerra Mondiale, a causa dei bombardamenti, è stato distrutto, ma poi in questo caso ricostruito, il collegamento finale del passaggio con la sponda sinistra dell’Arno.
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