E probabilmente la Ville Lumière non è la prima destinazione a venire in mente a un fan che volesse ripercorrere le orme di Ziggy Sturdust. Si pensa in primo luogo a Brixton, il sobborgo a sud di Londra dove nacque e visse per i primi sei anni – prima di spostarsi in un’altra zona della periferia londinese -, e dove sono diventate mete di pellegrinaggio il numero 40 di Stansfield Road, la sua casa natale, e il murales su Brixton Road che gli rende omaggio.
Oppure, e certamente questa è un’associazione indissolubile, ecco Berlino, dove David Bowie, grande appassionato dei ruggenti anni Venti e della lettura di Christopher Isherwood, si trasferì negli anni Settanta, scegliendo proprio Schöneberg (al 155 di Hauptstrasse), distretto ‘queer’ già durante la Repubblica di Weimar in cui aveva abitato l’autore di Addio a Berlino sul finire degli anni Venti.
David Bowie visse a Berlino dal 1976 al 1978, per certi periodi anche in compagnia di Iggy Pop, e incise la sua celebre trilogia berlinese – “Low”, “Heroes” e “Lodger” nella leggendaria Meistersaal degli Hansa Studio all’ombra del Muro in quella che allora era ancora Berlino Ovest.
E allora perché la capitale francese?
La strada dedicata a David Bowie a Parigi si trova nel 13esimo arrondissement, vicino alla stazione Austerlitz, in una zona in pieno sviluppo urbano in costruzione, e a soli 5 minuti d’auto dalle avveniristiche torri della nuova sede della Bibliothèque nationale de France Francois Mitterand.
Bowie non visse mai in Francia ma vi fu legato per alcuni episodi molto importanti della sua vita e della sua carriera. Proprio qui tenne il suo primo concerto fuori dalla Gran Bretagna, a 18 anni. E scelse la Ville Lumiere per chiedere la mano alla modella Iman che sarebbe poi diventata sua moglie.
Ma soprattutto l’inaugurazione è un successo del sindaco del distretto Jerome Coumet, che da grande fan del Duca Bianco già nel 2020 aveva lanciato una procedura per l’intitolazione, ottenendo il benestare del Consiglio di Parigi. E così, insieme ad autorità, giornalisti e a un centinaio di appassionati capitanati dal fanclub francese dell’artista, ecco il debutto al numero 61 di avenue Pierre Mendès France. Lì infatti inizia il tratto di strada che d’ora in avanti, con la sua placca blu e scritta bianca tipicamente parigina, ricorderà David Bowie.
In occasione del debutto di Rue David Bowie, gli spazi della Mairie del 13esimo arrondissement ospitano fino al 13 gennaio una mostra fotografica a lui dedicata, con un’esposizione di immagini e ritratti inediti a cura del fotografo Geoff McCormack e del pittore George Underwood, suoi amici d’infanzia.
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