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Estonia, viaggio nella terra dov’è nato il primo albero di Natale

Forse non tutti sanno che il luogo dove venne allestito il primo albero di Natale d’Europa fu Tallinn, la capitale dell’Estonia: la leggenda narra, infatti, che il primo abete addobbato fu portato qui nel lontano 1441, con una cerimonia che nel tempo è diventata un vero e proprio evento, attirando nobili del calibro di Pietro il Grande, imperatore di Russia che partecipò ai festeggiamenti legati al rito nel 1711.

Ecco quindi che è proprio in Estonia che si può far rotta per le feste per rivivere le origini ma anche per trascorrere un Natale insolito. 

Oggi in questa piccola, grande capitale dei Paesi Baltici il rito si è arricchito – come avviene in molte parti d’Europa – della suggestiva scenografìa di bancarelle con prodotti e sapori tipici. E ci sono luoghi magici appositamente allestiti per la curiosità dei più piccoli come la “Chimney Farm”  dove si possono incontrare e salutare sia Babbo Natale che la ‘signora’ Babbo Natale, con elfi, gnomi e altri amici del luogo. Nella fattoria sarà possibile anche incontrare animali domestici, pony, cavalli e prenotare un giro in carrozza negli angoli più caratteristici del borgo antico di Tallinn.

Non solo mercatini di Natale, l’Estonia invernale offre ai visitatori anche diverse opportunità sportive: dallo sci di fondo al safari sul ghiaccio del Lago Peipus; e ancora la pratica del kiteboarding al Parnu Surf Centre, o una escursione in motoslitta nei boschi vicino a Toosikannu. A completare le tante esperienze invernali in Estonia c’è anche la navigazione sul ghiaccio a Haapsalu, a bordo di una vera e propria barca a vela che può superare i 100 km all’ora.

Ice road in Estonia

Infine, il simbolo per eccellenza dell’inverno estone, ovvero la Ice Road: 80 chilometri di strade ghiacciate che vengono aperte al traffico per una esperienza di guida decisamente originale, e con l’opportunità di visitare anche Salosaar, una delle trenta isole del Lago Peipus, cittadina completamente disabitata con suggestivi scenari lunari.

Andrea Lovelock

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