Difenderanno tutte il titolo per tre anni, dopo di che toccherà rimettersi in gioco. Sì, perché i borghi che ottengono la Bandiera Arancione devono dimostrare ogni tre anni di confermarne il merito, attraverso la ripresentazione della propria candidatura e il superamento dei parametri, che si aggiornano anch’essi man mano, arrivando ad includere per esempio, per il 2021, temi come l’innovazione digitale e la sostenibilità.
E così quest’anno sono ben 251 i borghi che hanno riconfermato il marchio e a questi si aggiungono undici nuove Bandiere Arancioni: Canelli (AT), Castagnole delle Lanze (AT), Revello (CN), Rosignano Monferrato (AL), Susa (TO) e Trisobbio (AL) in Piemonte, Badalucco (IM) e Vallebona (IM) in Liguria, Ponti sul Mincio (MN) in Lombardia, Nocera Umbra (PG) in Umbria e Subiaco (RM) in Lazio. E le new entry fanno salire sul gradino più alto il Piemonte, incoronata regione con più Bandiere arancioni in Italia, a quota 40.
La Bandiera Arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità. Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del Tci che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce così ai viaggiatori un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.
Le 262 Bandiere Arancioni hanno superato un’approfondita e attenta selezione. Su oltre 3.200 candidature analizzate in questi 23 anni, infatti, solo l’8% ha ottenuto il riconoscimento. Inoltre circa il 18% dei comuni certificati ha ricevuto la Bandiera Arancione in seconda istanza, dopo aver messo in pratica i suggerimenti di miglioramento ricevuti dal Tci.
E quali sono stati i valori che hanno premiato le Bandiere Arancioni del 2021?
Tra le esperienze virtuose sono state prese in considerazione per esempio la capacità di custodire il territorio, il senso di comunità e di progettare e lavorare insieme in contesti piccoli e piccolissimi: basti pensare che Bergolo, in provincia di Cuneo, è la più piccola Bandiera Arancione d’Italia con appena 56 abitanti. Ma sono entrati in gioco anche fattori come la gestione dei rifiuti, ci sono borghi che arrivano a differenziare fino al 90%, e naturalmente il green: oltre il 60% dei Borghi Bandiera Arancione è a portata di auto elettrica, con le colonnine di ricarica. E sono cresciute le innovazioni digitali per arricchire l’esperienza del viaggiatore. Fascino antico e tradizioni sì, ma con lo sguardo ben aperto verso il futuro prossimo.
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