ART&CULTURE

Dimore storiche: il 25 maggio aprono le porte castelli, ville e giardini

Appuntamento con la grande bellezza: oltre 500 dimore tra castelli, ville, rocche, parchi e giardini in Italia saranno visitabili gratuitamente in una giornata speciale, offrendo l’opportunità di immergersi nel patrimonio artistico e culturale nazionale.

Torna la Giornata Nazionale promossa dall’Associazione Dimore Storiche Italiane: domenica 25 maggio si aprono le porte in una sorta di grande museo diffuso.

L’iniziativa è organizzata in collaborazione con l’Associazione Nazionale Case della Memoria, la Federazione Italiana Amici dei Musei (Fidam) e Federmatrimoni ed Eventi Privati (Federmep) e ha ricevuto il patrocinio di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo, di Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani, della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco e del Ministero della Cultura. Media partner dell’evento saranno la Tgr e Rai Pubblica Utilità.

A Milano per esempio si potranno visitare i cortili di Palazzo Arese Litta, Palazzo Belgiojoso, Palazzo Borromeo, in Piemonte la provincia di Alessandria svelerà i castelli di Sannazzaro, Piovera e Rocca Grimalda, in Sicilia si potranno visitare, tra gli altri, la Tonnara di Marzamemi in provincia di Siracusa e la Villa Spaccaforno a Modica, tantissimi i giardini e i palazzi storici che apriranno le loro porte in Toscana, da Firenze al Chianti al Mugello, in Sardegna si potrà ammirare il parco di Villa Asquer di Assemini (Cagliari), numerose le aperture straordinarie anche nel Lazio tra Latina, Viterbo e naturalmente Roma.

Circa 20 mila dimore storiche private accolgono visitatori nell’arco dell’anno a dimostrazione del loro ruolo di attrattori culturali e turistici e della loro capillarità sul territorio. l’11% si trova nei piccolissimi comuni con meno di 2.000 abitanti, il 17% in quelli con meno di 5.000 abitanti; complessivamente il 54% è situato in centri abitati con meno di 20.000 residenti. Inoltre, una dimora su quattro si trova in contesto rurale. Questi dati sottolineano l’importanza delle dimore storiche nel contrastare lo spopolamento delle aree interne e favorire lo sviluppo delle imprese artigiane legate alla manutenzione di questi beni oltre alla diversificazione dei flussi turistici, portando benefici economici anche alle aree meno frequentate dai grandi circuiti internazionali. Negli ultimi anni, infatti, il turismo di prossimità ha registrato una crescita significativa raggiungendo 34 milioni di visitatori annui e offrendo nuove prospettive per la valorizzazione delle dimore storiche.

Redazione

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