Cuore dell’ostello è il grande piano terra, con i suoi 2.500 mq diventato un “salotto” oversize dove sentirsi sempre a casa, ideale per chi visita la città, per chi ha qualcosa da esprimere e per chi è semplicemente curioso.
Al centro della sala risalta il booth della radio, sempre on air e online, punto d’incontro tra artisti e musicisti, che unisce il panorama creativo locale e internazionale, incoraggia talenti e racconta la vita di Combo. È questa la vera anima dell’ostello, dove eventi musicali e radio show consolideranno la vocazione musicale di Combo con una programmazione che vuole dare spazio sia a professionisti affermati sia a giovani di talento, spaziando dai progetti di musica elettronica contemporanea nati dalla liason con The Italian New Wave alle incursioni classiche a cura della Filarmonica Trt.
Decisamente assortita è l’offerta di sistemazioni, che alle camere condivise tipiche dell’ostello affianca stanze private, matrimoniali e suite rese uniche da dettagli inaspettati, come un soppalco, un balcone privato, un letto tatami giapponese. Tutte però dispongono di ampi spazi lounge e vista sulla piazza. Per i gruppi numerosi c’è anche un loft da sedici posti letto.
Gli spazi conviviali prevedono un bar, un café affacciato sul mercato e un ristorante che si ispira alla straordinaria varietà di Porta Palazzo, con piatti creati con i prodotti locali del mercato, che mescola sapori asiatici e note mediterranee, street food internazionale e tradizione italiana.
Del resto, come commenta Michele Denegri, fondatore a anima dell’intero progetto: “Porta Palazzo è stata fonte d’ispirazione per l’intero progetto Combo con la sua genuinità, contaminazione e magia. Sarà una casa sempre aperta a tutti coloro che vivono e vogliono scoprire il quartiere e il legame con la piazza creerà la vera energia di Combo”.
L’ostello di Torino è la terza tappa di un progetto avviato a maggio 2019 a Venezia, nella sede dell’Ex Convento dei Crociferi, e poi sbarcato a settembre a Milano, all’interno di uno storico edificio di ringhiera sul Naviglio Grande. Altre cinque location dovrebbero aprire nei prossimi 3 anni, con l’ambizione di diventare la prima catena di ostelli 100% italiana.
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