ART&CULTURE

Cento anni di Pasolini, visite guidate nella “sua” Casarsa friulana

Fontana di aga dal me paìs. A no è aga pì fres-cia che tal me paìs. Fontana di rustic amòur /Fontana d’acqua del mio paese. Non c’è acqua più fresca che nel mio paese. Fontana di rustico amore”.

Questo è un passaggio di una poesia di Pier Paolo Pasolini, scrittore, sceneggiatore, grande intellettuale e regista di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita (5 marzo 1922). E quindi è l’occasione giusta per partire in un  viaggio letterario sulle tracce di una delle figure che maggiormente hanno caratterizzato la cultura italiana del Novecento.

Casarsa della Delizia, in Friuli Venezia Giulia, è luogo d’origine della madre, dove Pasolini trascorse molte vacanze, e così come la stessa regione, sono luoghi sempre presenti nei ricordi, nel legame con la madre, nella lingua. Non a caso le prime poesie di Pasolini sono in friulano, pubblicate nel 1942 e dedicate a Casarsa, la raccolta La meglio gioventù, così come il primo dramma teatrale “I Turcs tal Friùl” (I Turchi in Friuli) e la laguna di Grado, dove girò alcune scene di Medea, il film che ha come protagonista Maria Callas.

Ecco perché il Friuli Venezia Giulia, assieme a PromoTurismoFVG e il Centro Studi Pier Paolo Pasolini, rende omaggio al grande intellettuale attraverso un percorso culturale di iniziative a partire dal 6 marzo e che proseguirà per tutto l’anno. Sarà proprio Casarsa, che oggi ospita il centro a lui dedicato, il fulcro degli appuntamenti in occasione del centenario, ma anche il punto di partenza dell’itinerario letterario e delle visite guidate messe a punto da PromoTurismoFVG, in collaborazione con le guide turistiche della regione, che stanno frequentando un corso dedicato proprio in queste settimane.

Casarsa

Dal 6 marzo prenderanno il via le visite guidate per conoscere meglio uno degli intellettuali più complessi e poliedrici del Novecento. Le visite sono in programma ogni domenica – alle 15 a marzo, aprile, maggio, giugno, settembre e ottobre, mentre nei mesi di luglio e agosto, così come novembre e dicembre, saranno anticipate alle 10, oltre a una visita anche il 2 novembre, giorno della morte dello scrittore, che fu assassinato a Ostia appunto il 2 novembre 1975 – seguiranno l’itinerario che lega all’autore i luoghi più rappresentativi di Casarsa e dei dintorni. Il percorso di scoperta “Sui luoghi di Pasolini a Casarsa” prende vita, infatti, dal paese in cui Pasolini trascorre alcuni anni della sua infanzia e tante vacanze estive, ma è anche il luogo in cui riposa la sua anima, nel cimitero di Casarsa in cui è stato sepolto accanto ai familiari.

L’itinerario comprende alcuni dei luoghi particolarmente significativi per Pasolini e la sua formazione: la casa materna, casa Colussi, luogo in cui visse fra la fine del 1942 e l’inizio del 1950e oggi sede del Centro Studi Pier Paolo Pasolini; la chiesetta di Santa Croce, con gli affreschi di Pomponio Amalteo, al cui interno si trova la lapide che ricorda l’invasione dei Turchi in Friuli nel 1499 e che ispirò il dramma teatrale “I Turcs tal Friùl”;  il piccolo borgo di Versuta, con la bella chiesa di Sant’Antonio Abate e un ciclo di affreschi che proprio Pasolini, aiutato dai ragazzi di Casarsa, cominciò a pulire e restaurare; la piccola frazione di San Giovanni di Casarsa, legata all’impegno politico del poeta, e, infine, la tomba del poeta, nel cimitero di Casarsa.

Per scoprire il legame dello scrittore con il Friuli Venezia Giulia, la Fondazione Pordenonelegge, in collaborazione con la Regione e PromoTurismoFVG, nell’ambito del progetto Viaggi digitali d’Autore ha realizzato anche il video dedicato a Pier Paolo Pasolini, disponibile sul sito di PromoTurismoFVG.

Andrea Lovelock

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