ART&CULTURE

Capitale italiana del libro 2022: tocca a Ivrea, la città di Olivetti

La piemontese Ivrea è la Capitale italiana del libro 2022. Dopo Vibo Valentina nel 2021 e Chiari (Brescia) nel 2020, arriva nella città dell’Olivetti, Patrimonio Unesco, il riconoscimento istituito dal ministero della Cultura. Ivrea si prepara così a un anno di eventi culturali sotto i riflettori.

Si tratta di un traguardo importante per la città dalla storia millenaria: da prima capitale d’Italia con Re Arduino, fino a divenire capitale della tecnologia, dell’innovazione e laboratorio di futuro grazie alla straordinaria esperienza di Camillo e Adriano Olivetti. E la visione comunitaria che ha caratterizzato il periodo olivettiano è stato il tema scelto per il dossier di candidatura, che ha coinvolto nella sua elaborazione oltre 50 persone e 7 community del mondo del libro. E naturalmente a Ivrea Capitale italiana del libro 2002 non poteva mancare il richiamo a un oggetto-simbolo: la Lettera 22, la mitica macchina da scrivere portatile ideata dalla Olivetti, divenuta un’icona nel mondo.

Lettera 22 edizione speciale

Commenta Stefano Sertoli, sindaco di Ivrea: «Siamo davvero felici di questo riconoscimento, frutto di un grande lavoro, in cui abbiamo profondamente creduto. Ivrea potrà condividere con tutta Italia lo straordinario patrimonio culturale che custodisce ed essere per un anno intero il palcoscenico di tutto ciò che ruota intorno al mondo dei libri. Aspettiamo qui i lettori, gli scrittori, gli editori, i librai per creare insieme il Manifesto per il futuro del libro e dare vita a un anno che faccia davvero diventare la lettura patrimonio collettivo. Il mio grazie va a tutti coloro che ci hanno sostenuto, dai cittadini agli addetti ai lavori fino ai partner pubblici e privati».

Eporedia è il nome romano di Ivrea, centro importante del Canavese, che è attraversata dalla Dora Baltea e circondata da un Anfiteatro Morenico, fra i più noti e meglio conservati al mondo, tra le cui colline sono incastonati cinque piccoli laghi. Fu prima capitale del Regno d’Italia con Re Arduino nel 1002 d.C.,  la città mantiene tuttora le tracce del suo passato antico evocato, nella parte più alta, dal Castello “dalle rosse torri”, dal Duomo di Santa Maria Assunta e dal Palazzo del Vescovado, un passato che si respira per le vie del centro storico e in molti palazzi della città.

Ivrea poi è celebre in tutto il mondo per il suo Storico carnevale, che culmina con la spettacolare battaglia delle arance. Una festa antica e coinvolgente a cui tutta la città partecipa ripercorrendone la storia e i rituali attraverso i personaggi della Mugnaia, del Generale e le altre tante figure che prendono parte alla manifestazione.

Ivrea credits Igor Nicola © Fondazione Guelpa

Nei primi decenni del Novecento Ivrea è stata investita da un processo industriale che ha raggiunto l’apice con l’Olivetti e il progetto di Adriano Olivetti. Riconoscibile nel tessuto urbano, la città industriale è stata progettata dai più famosi architetti e urbanisti italiani del Novecento, e “Ivrea città industriale del XX secolo” si è guadagnata l’ingresso nel patrimonio Unesco nel 2018.

 

Redazione

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