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Candela P-30 sarà la barca elettrica più veloce al mondo

Il tema della sostenibilità è sempre meno propaganda e sempre più concreto. E la tecnologia è il propulsore del cambiamento, permettendo all’ambiente di sposarsi con l’efficienza delle prestazioni, come nel caso di Candela, di cui parliamo nella rubrica settimanale #FuoriRotta.

Avevamo visto la spinta ai motori elettrici del Cantiere Riva. Questa è la volta dell’azienda tecnologica svedese Candela, che lancerà a Stoccolma la barca completamente elettrica più veloce al mondo: Candela P-30.

Dal 2023 potrà trasportare 30 passeggeri per volta lungo i corsi d’acqua di Stoccolma da e verso l’arcipelago, navigando senza scie, rumore ed emissioni di Co2. Si tratta in pratica di un piccolo traghetto velocissimo, che quasi “vola” sull’acqua, senza emissioni nocive. Viaggia su lamine raggiungendo fino a 30 nodi di velocità. L’intenzione è sostituire con le Candela P-30 la vecchia flotta della città di 60 barche diesel che servono pendolari e visitatori da e per l’arcipelago di 30.000 isole che si estende dal centro della città.

L’imbarcazione stabilirà diversi record mondiali: sarà la nave passeggeri elettrica a più lungo raggio, oltre che la più veloce; e la più efficiente dal punto di vista energetico mai costruita. Il progetto è finanziato in maniera congiunta dal costruttore Candela e dall’autorità di trasporto svedese.

Con il controllo da computer, il consumo di energia della barca elettrica viene ridotto dell’80% rispetto ai migliori traghetti veloci di oggi. Può effettuare rotte lunghe, perché può viaggiare per più di tre ore a velocità di crociera di 20 nodi prima di essere ricaricata. Non creando alcuna scia, può viaggiare a velocità elevate anche in presenza di traffico marittimo, poiché non danneggia le barche vicine.

L’high-tech P-30 di Candela offrirà comfort e tenuta di mare con un computer che analizza il beccheggio e il rollio della barca cento volte al secondo e regola automaticamente le lamine per mantenerlo a livello sopra le onde. Il che risolve anche il problema del mal di mare.

«Oggi, la maggior parte dei nostri corsi d’acqua non è utilizzato per il trasporto di massa, anche se la maggior parte delle autostrade è congestionata nelle ore di punta – dice Gustav Hasselskog, fondatore e ceo di Candela – L’apertura di vie navigabili urbane per il trasporto elettrico ad alta velocità potrebbe rivoluzionare il pendolarismo e i flussi turistici anche in città come San Francisco, Seoul o Amsterdam, a un costo molto basso. Non è necessario costruire nuove infrastrutture».

Secondo l’analisi del comune di Stoccolma, il costo complessivo di funzionamento del Candela P-30 sarà la metà di quello dei traghetti diesel convenzionali. Consuma circa 3 kwh per miglio nautico, un decimo di una nave convenzionale e paragonabile al consumo di energia di un moderno autobus elettrico-ibrido.

Insomma, Candela si candida non tanto e non solo come alternativa ad altre navi, ma punta a una nuova concezione del trasporto pubblico.

Claudia Ceci

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