Dalla sua città natale Getaria, piccolo borgo dei Paesi Baschi affacciato sull’oceano, fino a Donostia-San Sebastián, Madrid, e Barcellona, dove il giovane Cristóbal Balenciaga si formò come sarto e sviluppò il suo talento, il percorso creativo dello stilista è profondamente legato alla cultura e all’arte spagnola. L’eleganza austera dei ritratti della corte degli Asburgo, i colori vibranti del folclore andaluso, le linee architettoniche degli abiti religiosi e il movimento delle balze delle danzatrici di flamenco sono tutti elementi che hanno influenzato il suo stile, diventando parte integrante delle sue collezioni.
Per valorizzare questo patrimonio e offrire un’esperienza completa agli appassionati di moda, sarà disponibile fino alla fine dell’anno una landing page speciale su spain.info. Qui sarà possibile scaricare la guida in pdf “Moda e arte. Tradizione e avanguardia”, che accompagna i visitatori attraverso i luoghi emblematici della vita e della carriera di Cristóbal Balenciaga, fornendo spunti di viaggio con consigli pratici e approfondimenti sulle sue fonti di ispirazione.
Getaria, luogo di nascita dello stilista, è una località della costa basca, con solide tradizioni marinare e dove si può visitare il Cristóbal Balenciaga Museo. Situata a 30 chilometri a ovest di San Sebastián, la cittadina custodisce anche la Chiesa di San Salvador, dallo stile gotico, costruita nel XV secolo.
Nel 1917, a 22 anni, Balenciaga aprì il suo primo atelier a Donostia-San Sebastián, località che allora era famosa meta estiva della famiglia reale spagnola e dell’alta società europea- Tra il Museo di San Telmo, il Pettine del vento e il Kursaal si può ricercare l’atmosfera Belle Époque.
Nel 1933 Balenciaga a Madrid dove aprì la sua boutique in via Caballero de Gracia, 42. Due anni dopo, ne inaugurò una nuova a Barcellona, vicino al Passeig de Gràcia, rendendo la città catalana un altro punto di riferimento per la sua carriera. Infine, egli anni 70 lo stilista scelse Jávea-Xàbia sulla Costa Blanca come suo ultimo rifugio nel Mediterraneo, attratto dalla moda alicantina e dai suoi tessuti tradizionali, ma anche da luoghi come il porto e il faro del Capo de la Nao che gli ricordavano la sua nativa Getaria.
L’omaggio al couturier include anche la mostra “Cristóbal Balenciaga. Shoes from Spain Tribute” ospitata a Palazzo Morando di Milano fino al 2 marzo, in occasione della Fashion Week. Per la prima volta, l’Italia accoglie un’esposizione dedicata a Cristóbal Balenciaga che esplorerà il legame tra il celebre stilista e l’artigianato spagnolo, mettendo in evidenza l’influenza della cultura iberica sulle sue creazioni. Il progetto, promosso dalla Federazione delle Industrie Calzaturiere Spagnole (Fice) e patrocinato dall’Ente Spagnolo del Turismo, presenterà al pubblico una selezione di abiti tra i più rappresentativi provenienti da collezioni museali e private. A questi si affiancherà una serie di calzature create appositamente da venticinque aziende calzaturiere spagnole. L’ingresso è gratuito e non è richiesta prenotazione.
Ad arricchire la mostra ci sarà anche un ciclo di conferenze dedicate all’approfondimento della figura del grande maestro dell’alta moda spagnola e del suo rapporto con l’Italia. L’Ente Spagnolo del Turismo, promotore e patrocinatore dell’iniziativa, organizza in particolare la conferenza del 28 febbraio, tenuta da Eloy Martínez de la Pera, curatore di mostre d’Arte e Moda, tra cui “Balenciaga e la Pittura Spagnola” al Museo Thyssen-Bornemisza. L’intervento, intitolato ”Fonti di ispirazione di Cristóbal Balenciaga: la Spagna, l’arte e la sua gente”, offrirà un’analisi approfondita delle influenze che hanno plasmato il lavoro dello stilista. La partecipazione alla conferenza è libera, ma con prenotazione obbligatoria fino ad esaurimento dei posti.
Attraverso queste iniziative la Spagna celebra non solo un anniversario, ma l’eredità di un maestro che ha lasciato un’impronta importante nel mondo della moda, ispirando generazioni di designer.
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