Galleria Vik Hotel, Milano
Stiamo parlando del Galleria Vik Milano, un luogo d’arte nell’arte concepito come una mostra collettiva che si estende per tutti i cinque piani dell’hotel. I corridoi, trasformati in gallerie d’arte, ospitano opere immersive accanto a mobili contemporanei e antichi.
Un luogo unico che offre un vero e proprio viaggio nell’arte che già dalla reception accoglie gli ospiti con la famosa scultura in bronzo di Auguste Rodin, Il Pensatore. L’impatto è reso ancora più forte con il monumentale affresco a secco che ricopre le pareti e il soffitto dell’artista italiano Alex Folla che raffigura otto figure mitologiche che sorreggono il mondo.
L’ambizioso progetto è di Carrie e Alex Vik che ne hanno ridisegnato gli interni con il supporto dell’architetto Marcelo Daglio ed è la prima incursione del gruppo di private retreat fuori dal Sudamerica. Ogni stanza nasce dal progetto site specific di artisti di tutto il mondo e di ogni stile. Le Palace Suite al secondo piano presentano soffitti decorati a doppia altezza, mentre il quinto piano mette in evidenza dipinti murali e tele di sei artisti uruguaiani, con molti dei quali Carrie e Alex hanno lavorato per oltre un decennio, a partire dal primo Vik Hotel, l’Estancia Vik José Ignacio in Uruguay.
Le caratteristiche architettoniche dell’hotel sono valorizzate da murales e affreschi dipinti a mano principalmente ispirati all’arte italiana, gli spazi sono arredati da un’attenta selezione di pezzi contemporanei, della metà del ‘900, vintage e antichi di Gio Ponti, Franco Albini e Ico Parisi e le pareti sono ricoperta da un’ampia collezione d’arte internazionale.
Inoltre, Galleria Vik Milano raccoglie il meglio dell’arte contemporanea sia italiana che internazionale. Come il cinese Liu Bolin, il fotografo e pittore Julian Lennon, noto figlio d’arte (il padre è John Lennon), il fotografo polacco Szymon Brodziak, la coppia di artisti russi Dubossarsky & Vinogradov, l’artista argentina Nina Surel, lo spagnolo Felipe Cardeña, celebre per i suoi pattern floreali e i suoi quadri di stoffe multietniche, la giapponese neopop Tomoko Nagao, fino ad alcuni tra i più interessanti esponenti della pittura contemporanea uruguayana e sudamericana, come Vicky Barranguet, Eduardo Cardozo, Fernando López Lage, Rita Fischer.
L’Italia è rappresentata da oltre 60 nomi di artisti che vanno da presenze ormai storicizzate, come Mario Schifano, padre della pop italiana, a Pino Pinelli, uno dei più importanti astrattisti italiani viventi, a Marcello Jori, artista poliedrico autore di libri cult; a Fernando De Filippi e Tommaso Cascella. Le opere di oltre 90 artisti si alternano anche nelle stanze dell’hotel, sia sotto forma di quadri, fotografie e sculture, ma anche come vere e proprie esperienze di pittura murale creata appositamente sulle pareti dei corridoi, delle stanze o dei bagni dagli stessi artisti come Claudio Monnini, Moises Santos, Rendo e Willow, Elena Trailina, Marta Mezinska.
Al primo piano dell’hotel si trova il ristorante Vikissimo con vista Galleria Vittorio Emanuele II. Aperto tutti i giorni dalla colazione al dopocena, offre un menù disegnato dallo chef uruguayano German Bentancur che mixa ispirazioni sudamericane con la cucina italiana.
«Non vogliamo competere con i migliori ristoranti italiani di Milano – afferma Carrie – Non sarebbe la cosa giusta da fare in un paese noto per la sua cultura culinaria. Stiamo solo proponendo qualcosa di diverso a Milano».
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