Dalla sezione che esplora la storia e il fenomeno culturale del selfie, dalle origini che risalirebbero addirittura a 40.000 anni fa, all’evoluzione attraverso l’obiettivo dell’arte, della storia, della tecnologia e della cultura, si passa poi alla parte più ludica e divertente. Nell’area interattiva, tutti i visitatori possono sbizzarrirsi a scattare selfie e foto ricordo con dei veri e propri artisti di installazioni grafiche.
Per rendere davvero uniche (e, si spera, virali sui social) le immagini, si hanno a disposizione le stesse sorprendenti installazioni che hanno decretato il successo della sede gemella del museo a Hollywood. Come il trono interamente realizzato con selfie stick tratto dalla serie “Game of Thrones”, la piscina riempita di Emoji, e il simbolico Davide di Michelangelo… caduto in terra.
«Siamo davvero emozionati all’idea di espanderci a Las Vegas; non potevamo pensare ad una città migliore per la nostra seconda grande apertura, vista la sua indiscutibile iconicità e instagrammabilità», ha affermato Kate Kutepova, cofondatrice del Museum of Selfies, dove scoprire il vero significato dei selfie ed il loro valore, al di là dei numeri sui social.
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