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Alle Bahamas l’anno nuovo si festeggia al ritmo del Junkanoo

«Non c’è nulla come il Junkanoo. Il battito è così virale, così potente»: lo ama anche Lenny Kravitz, che di queste isole è originario, alle Bahamas l’anno nuovo si saluta così, con una festa che in realtà prosegue anche nei mesi successivi.

Tornano alle Bahamas, dopo la forzata pausa degli scorsi due anni, le celebrazioni del Junkanoo, il festival culturale nazionale, che vive il suo apice nel centro di Nassau durante le festività natalizie nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio con diversi appuntamenti poi nelle settimane successive.

Junkanoo è un festival culturale e una sfilata di strada che rappresenta il patrimonio della diaspora africana ed è una tradizione, vivace e piena di colore, che narra e celebra il popolo delle Bahamas.

Il ritmo è scandito dai tamburi di pelle di capra, da campanacci, corni e fischietti, dai costumi stravaganti e variopinti, dagli spettacoli di danza. Si tratta di una vera e propria parata carnevalesca, che richiede per la sua preparazione un anno intero di impegno e molte mani: costumi e maschere vengono infatti realizzati, spesso con materiali di scarto come il cartone, tutti a mano. Al termine della sfilata vengono assegnati alcuni premi, tra cui quello per la miglior musica e quello per il miglior costume.

Ci sono molte teorie circa l’origine del Junkanoo: alcuni ritengono che questa celebrazione sia stata inaugurata da John Canoe, guerriero dell’Africa occidentale che, sconfitti gli inglesi, divenne un eroe locale. Tuttavia, l’ipotesi più accreditata trova le origini della celebrazione nei festeggiamenti degli schiavi durante i 3 giorni di riposo che gli venivano concessi nel periodo natalizio: la tradizione di celebrare questi giorni cantando e danzando mascherati sarebbe alla radice del moderno Junkanoo.

Il Junkanoo scomparve quasi dappertutto dopo l’abolizione della schiavitù, eccezion fatta, in misura minore, per le Bermuda e la Giamaica, e per le Bahamas, dove però fu sospeso dal 1942 a causa dei tumulti che portarono alla soppressione delle sfilate. Pochi anni dopo, nel 1947, fu reintrodotto e da allora, il Junkanoo, salvo i due trascorsi anni di pandemia, non ha mai smesso di accendere gli animi dei bahamiani e di attrarre i visitatori.

Se però non ci si trova alle Bahamas proprio nei giorni del Junkanoo (ne esiste anche una versione in scala minore ogni sabato di luglio chiamata Junkanoo Summer Festival) si può comunque respirarne il fascino e osservarne da vicino i costumi, gli accessori, gli strumenti all’Educulture Bahamas. L’esperienza al museo del Junkanoo prevede anche una presentazione sulla sua storia; un video della sfilata; la dimostrazione interattiva della musica Junkanoo e l’illustrazione della realizzazione dei costumi nel corso dei secoli, come anche l’esposizione di manufatti storici raffiguranti la vita delle Bahamas.

Anche se le celebrazioni più importanti e fastose si svolgono a New Providence, i visitatori possono assistere alle parate di Junkanoo in tutte le Bahamas: a Eleuthera l’annuale Junkanoo si terrà il giorno di Natale (25 dicembre) e il 6 gennaio, mentre a Long Island, il 27 dicembre; a Grand Bahama i festeggiamenti per il Capodanno e per il Junkanoo si terranno a Freeport il 2 gennaio 2023.

Le Exuma invece, lo celebreranno il 6 gennaio, il 10 dello stesso mese toccherà a Cat Island; a New Providence, il Junkanoo diventa una parata culturale e musicale organizzata dagli studenti delle scuole primarie e secondarie (26 gennaio).

Si deve poi attendere febbraio per vedere il Junkanoo a Inagua (4 febbraio) e ad Andros (18 febbraio); infine, ad Abaco, la tradizione locale prevede nella giornata del Junkanoo anche una corsa (25 febbraio).

 

Redazione

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