TRAVEL DIFFERENT

Alla scoperta di Kyoto, la città nipponica dei mille templi

Nel Giappone che non ti aspetti, sempre più destinazione emergente tra i viaggiatori italiani, ci sono luoghi che possono lasciare senza fiato: come ad esempio Kyoto, la città dei mille templi. In realtà, questa magica località nipponica ne ospita esattamente 1.522, ed è impossibile visitarli tutti. Ma sono proprio questi templi a dare emozioni uniche.

Distante oltre 450 km da Tokyo, la città di Kyoto è oggi facilmente e comodamente raggiungibile in poco meno di 2 ore e mezzo con il mitico Shinkansen, treno ad altissima velocità.

Sono almeno tre i templi che meritano una visita accurata, soprattutto per godere la pace e la bellezza dei suoi parchi e giardini: il primo è il Kinkakuji o Padiglione d’Oro, il tempio più famoso che si trova a nord della città. Iconico, evocativo, il luogo ospita un laghetto e la sua caratteristica più appariscente è il sottile strato d’oro che ricopre gli ultimi due piani. Gli operatori suggeriscono di visitarlo nei due periodi dove la bellezza della natura è a dir poco dirompente: in primavera oppure in inverno sotto la neve con un contrasto spettacolare di colori. Ad oggi è il luogo più visitato e amato dagli stessi giapponesi, non a caso si consiglia di indovinare l’orario giusto per ammirarlo senza l’assillo della folla.

Nella parte orientale di Kyoto si trova l’altro gioiello da non perdere, il Tempio Nanzen-Ji, costellato da giardini curatissimi, tra i più suggestivi del Giappone, e dotato di percorsi nella natura e padiglioni molto particolari. Il fatto di nion essere molto conosciuto, lo rende un luogo quasi sempre tranquillo, senza troppi visitatori, ideale per la meditazione o una semplice passeggiata nel silenzio.

Sempre nella parte orientale, si trova il terzo tempio che è tappa d’obbligo: si tratta del Ginkaku-Ji o Padiglione d’Argento, definito dagli esperti uno dei templi zen più belli. Adagiato alle pendici delle montagne di Higashiyama, questo tempio viene spesso illuminato di sera e, informandosi in anticipo sugli orari di questa speciale illuminazione nitturna, diventa un’esperienza unica nel suo genere.

Andrea Lovelock

Recent Posts

Le quattro stagioni dei viaggi: <br>un 2026 fuori dai soliti giri

Idee di viaggio per ogni stagione fuori dai sentieri battuti, seguendo i consigli degli esperti…

19 ore ago

Quando la generosità è un must: la top ten dei Paesi più accoglienti

Tra la fine di un anno e il principio di quello successivo si moltiplicano le…

19 ore ago

Dai fiamminghi all’Ai: a Bruges apre l’open house dell’arte “Brusk”

Il 2026 segna l’inizio di una nuova era culturale per Bruges con l’apertura di Brusk:…

2 giorni ago

Piccoli rituali di viaggio: quanto sono scaramantici gli italiani

Il viaggio, per molti, non si misura soltanto in chilometri percorsi e piatti tradizionali assaggiati,…

2 giorni ago

Grandi eventi & green: quattro motivi (più uno) per scoprire l’Ungheria nel 2026

Destinazione Ungheria: per chi sta già progettando le vacanze del nuovo anno, il Paese svela…

3 giorni ago

La “mejo” Roma si visita con la Mappa delle Connessioni Lente

Esiste un nuovo modo di attraversare Roma e il Lazio: più lento, più attento, più…

3 giorni ago