ART&CULTURE

A Bruges riapre l’antico Ospedale San Giovanni, dove cura e arte si fondono

C’è un luogo custode di arte e storia da visitare a Bruges, in Belgio. Dopo un lungo periodo di ristrutturazione, ha riaperto l’antico Ospedale San Giovanni a Bruges. Varcare la soglia di questo edificio storico non significa semplicemente ammirarne l’architettura e la collezione, ma immergersi in un viaggio a ritroso nel tempo.

Tra arte, spiritualità e nove secoli di cura della persona ed assistenza, il cuore pulsante del museo è la collezione di opere di Hans Memling, pittore fiammingo che nel XV secolo impreziosì l’antico Ospedale di San Giovanni con quattro capolavori, tra cui il Trittico di San Giovanni Battista.

I soggetti religiosi ricorrenti nelle sue opere, come la Madonna col Bambino e i Santi, trasportano in un mondo di devozione e di speranza. La sua attenzione ai dettagli, come la raffigurazione di oggetti simbolici o di scene di vita quotidiana, permette di cogliere la religiosità popolare del tempo. Le sue opere raffigurano spesso scene di malattia e di guarigione, come nel trittico di San Giovanni Battista, dove il Santo guarisce un infermo. Questo permette di riflettere sull‘importanza della cura e dell’assistenza ai malati in un’epoca in cui la medicina era ancora agli inizi. E la sua rappresentazione di medici e infermieri ricorda la dedizione di coloro che si prendevano cura dei sofferenti.

Ospedale San Giovanni a Bruges

Le mura dell’Ospedale di San Giovanni, fondato nel XII secolo, raccontano storie di sofferenza e compassione, di dedizione e speranza. L’allestimento permette ora di esplorare l’antico edificio, ammirando la bellezza dei vecchi reparti, la suggestiva atmosfera della cappella con le sue vetrate colorate e i resti archeologici dell’antico ospedale.

Questo museo non è quindi solo un luogo di arte e storia, ma un invito a riflettere sul valore della cura e dell’ospitalità in tutte le sue forme.

Il giardino esterno dell’Ospedale di San Giovanni sarà teatro di una delle istallazioni architettoniche della prossima Triennale Bruges 2024, in partenza il 13 aprile e che interesserà diversi angoli poco noti e poco battuti della città fiamminga. Gli architetti giapponesi Shingo Masuda e Katsuhisa Otsubo porteranno quindi un nuovo significato e una nuova struttura a questo luogo rimasto nascosto a lungo, da attraversare e con cui interagire come tutte le opere di Triennale.

Redazione

Recent Posts

Tutte le sfumature del bianco: <br>in viaggio inseguendo il Cloud Dancer

Un colore quasi "non-colore", che ispira purezza, aria, calma e semplicità, e che diventa un…

3 ore ago

Un anno in California: il Golden State da non perdere nel 2026

Una meta per tutte le stagioni: la California non smette di sorprendere tutto l’anno. Ma…

3 ore ago

L’Italia e la sua grande bellezza: pronto il catalogo di 30mila Beni Immateriali

Come sfogliare un album fotografico con migliaia di foto: è il catalogo che raccoglie i…

3 ore ago

Seguendo gli astri: la meta ideale di ogni segno zodiacale

Solstizi, eclissi ed energie cosmiche: l’astrologia conquista sempre più interesse, influenzando scelte e stili di…

22 ore ago

Tigri e non solo: amenity kit Emirates per le specie a rischio estinzione

I passeggeri che voleranno con Emirates nelle prossime settimane troveranno una sorpresa: una nuova collezione…

22 ore ago

Le quattro stagioni dei viaggi: un 2026 fuori dai soliti giri

Idee di viaggio per ogni stagione fuori dai sentieri battuti, seguendo i consigli degli esperti…

2 giorni ago